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Per questo è necessario inserire nel codice civile un articolo che tuteli il diritto del bambino ad un’educazione senza violenza

 

L’inserimento di  tale articolo nel codice civile sarà tanto più efficace se accompagnato da campagne di informazione e sensibilizzazione, oltre che da campagne per l’istruzione e la formazione dei genitori. Uno studio di ricerca europeo mostra che, nei paesi in cui vige il diritto del bambino  a un’educazione senza violenza, i genitori picchiano meno spesso i loro figli.

 

In tutto il mondo 58 paesi hanno sancito per legge il diritto a un’educazione non violenta o un divieto delle punizioni corporali. Altri 54 stati stanno lavorando attivamente per includere un divieto nella loro legislazione.

 

Studio ONU sulla violenza contro i bambini - Messaggi chiave

La violenza sui bambini non è inevitabile. Può e deve essere prevenuta.

Ogni bambino ha il diritto a una vita libera dalla violenza. La violenza sui bambini non può mai essere giustificata.

I bambini possono fornire un importante contributo per la comprensione della violenza commessa contro di loro e dei danni che arreca. Dobbiamo ascoltarli e imparare, coinvolgendoli nella ricerca delle soluzioni.

Il modo migliore di occuparsi della violenza sui bambini è fermarla prima che avvenga, investendo nei programmi di prevenzione. Gli Stati devono investire in politiche la cui efficacia è comprovata dai risultati e in programmi diretti ad affrontare le cause che accrescono la violenza sui bambini, assicurando che le risorse siano destinate al contrasto delle cause di fondo.

Mentre si conferisce priorità alla prevenzione, gli Stati e tutti i settori della società devono anche ottemperare al loro obbligo di proteggere i bambini e considerare responsabili tutti coloro che li mettono a rischio.

La violenza minaccia la sopravvivenza, il benessere e le prospettive future dei bambini. I segni fisici, emotivi e psicologici della violenza possono avere gravi conseguenze sullo sviluppo del bambino, sulla sua salute e capacità d'apprendimento.

La violenza sui bambini non conosce confini. Avviene in ogni paese e segue una linea trasversale a tutti i gruppi sociali, culturali, religiosi ed etnici.

Gran parte della violenza sui bambini rimane nascosta. Spesso l'abuso sui bambini avviene a porte chiuse ed è commessa da persone di cui i bambini dovrebbero poter fidarsi: genitori, familiari, conoscenti. I bambini spesso soffrono in silenzio, timorosi di uscire allo scoperto per paura di punizioni o per vergogna.

Tutti i bambini sono a rischio di violenza per il fatto stesso che sono bambini. Alcuni bambini, però, risultano più vulnerabili, a causa della loro condizione di genere, razza, origine etnica, disabilità o stato sociale.

La violenza sui bambini va oltre la pura fisicità. Gli abusi, l'abbandono e lo sfruttamento sono anch'essi forme di violenza. I bambini affermano che la discriminazione e le umiliazioni li feriscono profondamente e lasciano il segno.

Infliggere una violenza su un bambino, di qualsiasi tipo essa sia, insegna al bambino che la violenza è accettabile, perpetuando in tal modo la spirale di violenza. Prevenendo le violenze oggi, contribuiremo a costruire un futuro in cui la violenza non sarà più tollerata.

La violenza perpetua povertà, analfabetismo e mortalità precoce. I segni fisici, emotivi e psicologici della violenza derubano i bambini dell'opportunità di sfruttare a pieno le loro potenzialità. Moltiplicata su scala maggiore, la violenza priva l'intera società del suo potenziale di sviluppo, ostacolando i progressi verso gli Obiettivi di sviluppo del millennio.

ripreso da Unicef.it:

Unicef 2017

 

Ulteriori informazioni:

Azione (Migro Ticino): "L’educazione senza violenza", 28 marzo 2018

Corriere del Ticino: "Infanzia: Troppa tolleranza sui maltrattamenti", 7 nov. 2017

Il Caffè: "Punizioni corporali vietate per legge, ma in Svizzera...", 8. gen. 2017

 

Consiglio nazionale svizzera

Mozione No. 19.4632 "Sancire nel Codice civile l’educazione non violenta", depositato da Christine Buillard-Marbach, PDS, FR al Consiglio nazionale al 20 dicembre 2019